Dorotea Anna Maria Giuseppa Agostini Roncioni fu la moglie di Angiolo Roncioni, col quale condivise un deciso spirito di iniziativa, se è vero che volle essere coinvolta nel grande ritratto di famiglia contribuendo alle spese della sua realizzazione. A fianco del marito si impegnò anche in un’attività di attrice dilettante, in quella privata “Accademia Roncioni” che nella Pisa a cavallo tra Sette e Ottocento occupò un posto per nulla secondario, fino a recitare come Micol nel Saul di Vittorio Alfieri.
Il ritratto in esame è assai diverso da quello trasposto nel telero di famiglia, segno che il primo svolse una sostanziale funzione mnemonica e non di esemplare pronto al calco. Il ritratto isolato offre allora un’interpretazione fisiognomicamente più fedele, perché svolto sul posto, in faccia ad una Dorotea qui come pensosa e con un filo di assorta distrazione o di assenza.