Le mansarde, tempera su lastra d’argento
Orfeo Tamburi si trasferisce in giovane età a Roma, dove compie i suoi studi iscrivendosi nel 1927 al Liceo Artistico e successivamente all'Accademia di Belle Arti. Nella capitale inizia a collaborare a giornali e riviste
Autoritratto, olio su cartone
Umberto Vittorini, nato a Barga da padre pisano, si stabilì giovanissimo a Pisa, dove fino al 1907 studiò Arte Decorativa presso l'Istituto Tecnico Industriale e poi nella Scuola d'Arte di Lucca.
Ritratto di Harry Bracci Torsi, olio su tela
Giorgio Tabet divise la propria intensa e fitta attività nei mestieri d'illustratore, caricaturista e ritrattista. Fin dagli anni Trenta collaborò a Milano con giornali importanti («L'Ambrosiano», il «Guerin Meschino», ma soprattutto con la «Domenica del
Carrara: le Apuane, olio su tela
Il soggetto delle montagne sopra Carrara fu suggerito a Severini da uno dei suoi soggiorni nella città, dove tra l'altro nel 1921-22 edificò la villa Biggi. Lo scenario delle Apuane venne affrontato diverse volte dall'artista...
Deposizione, olio su tela
L'opera in esame costituisce dunque un episodio piuttosto raro nel carnet di Vittorini che seppe comunque bene inserirsi in quella ripresa di soggetti religiosi che interessò la pittura toscana nell'immediato dopoguerra.
Pianura verso le Apuane (Le Apuane da San Rossore), olio su tavola
È questa un'opera piuttosto suggestiva in quanto fotografa i gioghi delle Apuane da una zona, quella per l'appunto di San Rossore-Bocca d'Arno...
Autoritratto, olio su tavola
Allievo di Edoardo Gordigiani, si orientò su corde neocezanniane, forse anche in virtù di un probabile soggiorno a Parigi.
Paesaggio (San Rossore), olio su tavola
Questo Paesaggio, forse uno dei dipinti più belli di Severini per una laconicità degli strumenti narrativi che muove da una decisa mozione poetica, venne presentato alla Mostra Sindacale Pisana del 1931...
Ritratto di Vittorina Olio su tela
Giuseppe Vittorini, nato a Barga da padre pisano, si stabilì giovanissimo a Pisa, dove fino al 1907 studiò Arte Decorativa presso l'Istituto Tecnico Industriale e poi nella Scuola d'Arte di Lucca.
Bilance a Bocca d’Arno, olio su tela
La tela, datata 1952, ritrae un luogo illustrato numerose volte da Federigo Severini, anche nella variante delle bilance.
Lungo l’Arno, olio su tela
L'opera, da datarsi all'immediato dopoguerra, rappresenta l'Arno alla periferia di Pisa, nella zona verso i Monti Pisani in direzione di Calci.
Sulla via di Marina ai Bufalotti, olio su tavola
La tavoletta coglie quel brano del viale di Marina (il viale d'Annunzio) all'altezza della curva conosciuta dai Pisani come quella delle ‘Tre Buche', in località del podere di Bufalotti, nella Tenuta di Coltano.
San Rossore, olio su tavola
Ancora uno scorcio della tenuta di San Rossore, luogo d'ispirazione caro all'artista. L'opera è datata al 1955.
Viale alberato, olio su tavola
Questo Viale alberato raffigura probabilmente uno dei viali interni della tenuta di S. Rossore, che numerose volte fu al centro degli interessi pittorici di Severini.
San Rossore (veduta), olio su tavola
Il soggetto di S. Rossore fu senz'altro uno dei più apprezzati da Severini, forse proprio per la possibilità che il luogo offre di poter godere di una natura pressoché intatta appena fuoriporta.
La via di Marina di Pisa, olio su tela
La via di Marina di Pisa venne esposta alla retrospettiva del pittore tenutasi nel 1973 nel Museo Nazionale di S. Matteo...
Vaso con fiori, olio su tela
Il dipinto è espressione di un'attenzione di Severini per le nature morte che non fu affatto casuale, ma che sia dagli esordi contrappuntò con una certa continuità tutta la sua produzione di artista principalmente dedito
Viale alberato (Viale di Marina presso San Piero), olio su tavola
Il tema più volte affrontato da Severini del viale di Marina è qui circoscrivibile con esattezza alla zona dei Bufalotti, nei pressi delle cosiddette ‘TreBuche', la cui costruzione è ben visibile sullo sfondo.
I lumini di San Ranieri, olio su tavola
Luminara di San Ranieri e I lumini di San Ranieri appartengono all'ultima fase della pittura di Alessandro Volpi, collocabile orientativamente a partire dalla fine degli anni '50 fino alla morte dell'artista.