Natura morta con vaso e frutta, olio su tela applicata su tavola
Se la matrice cézanniana appare evidente nella costruzione di questa Natura morta, come del resto nelle altre due di Eduardo Gordigiani presenti in Collezione, si nota anche quella ricerca luministica propria del pittore che ha modo di manifestarsi anche in questi soggetti e che diviene sua peculiare cifra stilistica.
Natura morta con uccello, olio su tela
Eduardo Gordigiani conservò sempre una posizione distaccata e solitaria, ad eccezione della partecipazione con il gruppo "Giovane Etruria" alla Secessione di Roma del 1914, dove espose per la prima volta due nature morte, genere a cui negli anni successivi diede una forte impronta personale svincolando le immagini da un eccessivo
Fichi e ciliegie, tecnica mista su tavola
Hollesch ritorna più volte sul tema delle nature morte, espresso in Fichi e ciliegie del 1969 in termini essenziali, nei cilindretti colorati incostrati sulla superficie pittorica. A partire dagli anni Sessanta, l'artista accentuò le sue ricerche, sperimentando diverse tecniche artistiche ed esasperando il decorativismo seguendo un personale gusto per l'horror
Marina di San Giorgio, olio su tela
Virgilio Giuidi si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1911, sotto la guida di Giulio Aristide Sartorio. Partecipò alla III Esposizione Internazionale d'Arte della Secessione romana del 1915, ma negli anni successivi, anche se prese parte a numerosi eventi espositivi pubblici spesso accanto agli artisti di "Valori Plastici",
Angolo di tempio greco, olio su tela
Carlo Hollesch si trasferì a Venezia nel 1943 a causa degli eventi bellici. Nella città lagunare frequentò la Facoltà di Farmacia, ma anche corsi di Storia dell'arte; iniziò a dipingere da giovane, avvicinandosi all'ambiente artistico veneziano, e conobbe Virgilio Guidi e Filippo de Pisis, che seguì a dipingere en plein
Paesaggio, olio su tavola
Questo Paesaggio, probabilmente realizzato durante il soggiorno pisano, risente in modo palese del linguaggio impressionista che Eduardo Gordigiani ebbe modo di conoscere a Parigi, ma lascia emergere anche la cultura toscana, base della formazione figurativa dell'artista. L'opera si presenta come un insieme di colori pastosi, stesi a pennellate larghe e
Vivere a Livorno, olio e acrilico su tela
Vivere a Livorno (1989) è un'opera-manifesto di Fremura in cui rappresenta simbolicamente tutte le età della vita. Ambientato a Livorno, lungo la passeggiata del lungomare della Terrazza Mascagni, il trittico mostra alcune persone, viste di spalle, che osservano il panorama.
Autunno in collina, acrilico su tavola
L'opera Autunno in collina, dipinta nel 1992, è un saggio eloquente del vedutismo di Fremura, caratterizzato da un approccio diretto alla natura e da una resa essenziale del paesaggio grazie all'uso di pennellate larghe e dense.
Natura morta con vaso e fiori, olio su tela
Figlio del celebre pittore Michele, la carriera di Eduardo Gordigiani venne indirizzata verso le armi con la frequentazione al Collegio Militare di Firenze; ma già nel 1883 Eduardo l'abbandonò per iscriversi all'Accademia di Belle Arti. La sua formazione fu completata da vari soggiorni a Parigi. Il contatto diretto con la
Cavallo rampante, acrilico su tela
La pittura di rievocazione storica, genere tipicamente ottocentesco, è un filone caro a Fremura, che la reinterpreta con brio, quasi si trattasse di un fumetto, come esemplifica questo Cavallo rampante del 1988.











