Suonatrice di mandola, olio su tela
La tela rappresenta una figura femminile riccamente abbigliata, con un gioiello sulla fronte, intenta a suonare la mandorla e in primo piano, sul tavolo, un violino e un archetto visti di scorcio e due spartiti
Paradiso Terrestre, olio su tela
La tela si ispira direttamente al Paradiso Terrestre del veneto Jacopo Bassano, opera conservata presso la Galleria Pamphili di Roma, della quale tuttavia l'anonimo autore di questo dipinto fornisce una personale declinazione.
Sacra famiglia con angelo e simboli della passione, olio su tela
Dipinto devozionale probabilmente di fruizione privata, la tela di piccole dimensioni richiama il tela della Sacra famiglia, quindi dell'infanzia di Gesù, avvicinandolo a quello della sua Passione.
Orazione nell’orto, olio su tela
Questa Orazione nell'orto è opera di discreta qualità, costruita sul gioco luministico che connota l'intera composizione.
Gerusalemme assalita dai pisani, olio su tela
Il dipinto, attribuito a Pier Dandini, è un bozzetto preparatorio per il monumentale affresco nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale di Pisa, già affrescata precedentemente dal napoletano Farella con episodi della gloriosa storia "marinara"
Clio, la musa della storia, olio su tela
La tela, datata 1632, appartiene al periodo napoletano di Artemisia Gentileschi. Per la tematica il dipinto sembra esulare dal consueto repertorio della pittrice, apprezzata fino a questa data come autrice di scene narrative.
L’Annunciazione, olio su tela
La tela, di forte sapore neoquattrocentesco, si colloca nel percorso artistico del pisano Lomi intorno al primo decennio del seicento, sicuramente al ritorno dalla proficua trasferta genovese dell'artista.
L’Adorazione dei Pastori, olio su tela
L'opera si relaziona con l'Adorazione omonima conservata nella Pieve di Calci: quasi identiche nelle dimensioni, le due opere condividono il soggetto e l'impaginazione costruttiva, sebbene esse siano assai distanti per qualità pittorica.
San Sebastiano, olio su tela
La tela, di medie dimensioni, probabilmente destinata alla devozione privata, ci mostra il santo raffigurato secondo i consueti tipi giovanili del Lomi: capigliatura arricciata, sopracciglia ravvicinate, zona perioculare ombreggiata, naso lungo e fortemente pronunciato, labbra
Madonna con Bambino tra i Santi Sebastiano e Francesco, olio su tela
Concordemente attribuita dalla critica ad Orazio Gentileschi, la piccola tela è un esempio dell'attività pittorica dell'artista a Roma (1587-'90), precedente ai futuri sviluppi caravaggeschi per cui generalmente è noto.