Grande siepe, olio su tela

Paolo Lapi ha intrapreso la sua carriera artistica nel 1957, inizialmente con una pittura fondata sulla tradizione toscana naturalistica e post macchiaiola, presto abbandonata per orientarsi verso tematiche e tecniche di avanguardia.

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Giovanni Omiccioli aderì alla Scuola Romana dal 1928. Tra il 1941 e il 1945 eseguì la serie di dipinti espressionisti definita Orti. In questi stessi anni fu anche attivo politicamente in senso antifascista; nel 1945,

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Testa di portatrice di legna, olio su tavola

Ferruccio Pizzanelli frequentò la Scuola d'arte di Lucca e in seguito l'Accademia di Belle Arti di Firenze, in cui si diplomò orientandosi verso le arti applicate. Questa propensione lo portò nei primissimi anni del Novecento

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Marina di San Giorgio, olio su tela

Virgilio Giuidi si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1911, sotto la guida di Giulio Aristide Sartorio. Partecipò alla III Esposizione Internazionale d'Arte della Secessione romana del 1915, ma negli anni successivi, anche

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Angolo di tempio greco, olio su tela

Carlo Hollesch si trasferì a Venezia nel 1943 a causa degli eventi bellici. Nella città lagunare frequentò la Facoltà di Farmacia, ma anche corsi di Storia dell'arte; iniziò a dipingere da giovane, avvicinandosi all'ambiente artistico

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Fichi e ciliegie, tecnica mista su tavola

Hollesch ritorna più volte sul tema delle nature morte, espresso in Fichi e ciliegie del 1969 in termini essenziali, nei cilindretti colorati incostrati sulla superficie pittorica. A partire dagli anni Sessanta, l'artista accentuò le sue

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Natura morta con uccello, olio su tela

Eduardo Gordigiani conservò sempre una posizione distaccata e solitaria, ad eccezione della partecipazione con il gruppo "Giovane Etruria" alla Secessione di Roma del 1914, dove espose per la prima volta due nature morte, genere a

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Natura morta con vaso e frutta, olio su tela applicata su tavola

Se la matrice cézanniana appare evidente nella costruzione di questa Natura morta, come del resto nelle altre due di Eduardo Gordigiani presenti in Collezione, si nota anche quella ricerca luministica propria del pittore che ha

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Autunno in collina, acrilico su tavola

L'opera Autunno in collina, dipinta nel 1992, è un saggio eloquente del vedutismo di Fremura, caratterizzato da un approccio diretto alla natura e da una resa essenziale del paesaggio grazie all'uso di pennellate larghe e

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Vivere a Livorno, olio e acrilico su tela

Vivere a Livorno (1989) è un'opera-manifesto di Fremura in cui rappresenta simbolicamente tutte le età della vita. Ambientato a Livorno, lungo la passeggiata del lungomare della Terrazza Mascagni, il trittico mostra alcune persone, viste di

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