Giuditta e Oloferne, olio su tela
La tela è copia leggermente più tarda di un celebre dipinto di Guido Reni databile al 1625-26. L'originale fu composto probabilmente in coppia con il David giovinetto del Louvre, soggetto di cui la Giuditta rappresenta
Cavolo, zucche e fiasco di vino, olio su tela
Passato sul mercato antiquario romano con l'attribuzione dubitativa a Cristoforo Munari, il dipinto è stato inserito nel corpus autografo dell'artista da Luigi Salerno, in virtù degli elementi rappresentati presenti in molti altri quadri del Munari,
Cosimo II de’Medici, olio su tela
Cosimo II, figlio di Ferdinando I e Cristina di Lorena, successe al padre a soli diciannove anni nel 1609, morendo a poco più di trenta anni a causa della sua cagionevole salute. Il ritratto della
Compianto su Cristo, olio su tela
Questa piccola tela è da riferire ad artista toscano attivo fra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento. La datazione è resa difficoltosa dalla struttura compositiva piuttosto complessa ed articolata, costruita sulla diagonale del
Achille e Polissena, olio su tela
La tela, raffigurante l'incontro fra l'eroe greco e una delle principesse troiane, figlie di Priamo, di un probabile autore della zona meridionale della Toscana, manifesta un'evidente intonazione popolareggiante, evidente soprattutto nella stesura del colore sui
Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, olio su tela
Il dipinto è dominato dall'emergenza della figura di Adamo riversa in primo piano. Il brano superiore della composizione sembra esser stato concepito tenendo presente l'analogo pensiero dell'Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre di Benedetto
Ritmi avvolgenti, acquatinta a colori
Primo Conti nasce a Firenze nel 1900 e a soli quattordici anni allestisce una mostra di sculture di Boccioni. A completare la sua formazione influisce lo studio di Cézanne e l'orientamento cubista.
La famiglia, litografia
Pugile dilettante arrivò alla scultura tramite un singolare episodio. Posò, infatti, per Francesco Messina per l'opera il Pugilatore nel 1929 e fu per lui una folgorazione
Nudi femminili, litografia
Scultore, incisore e pittore, nelle litografie della collezione sembra voler evocare la pratica del disegno: dal naturalismo nudo visto di schiena alla maniera accademica, al nudo di tre quarti dai contorni più taglienti e tratto
Nudi femminili, litografia
Le litografie in esame sono opere della sua maturità artistica e confermano come in Cassinari l'elemento grafico non è mai integralmente definitorio e conclusivo ma sempre allusivo e provocatorio.
Rellining couple, litografia
Scultore inglese di fama internazionale, Chadwick nacque a Barnes, presso Londra, nel 1914. Dopo aver compiuto gli studi di architettura, iniziò la carriera come disegnatore.
Figure femminili e Bambina orante, carboncino e sanguigna su carta
Nipote del pittore Charles Chaplin, Elisabeth si trasferì in giovanissima età a Firenze, dove iniziò la carriera artistica da autodidatta. Ha esposto molte volte in Italia ottenendo diversi premi tra cui la Medaglia d'oro della
Orto botanico e paracadutisti, litografia
Giuseppe Bartolini si forma presso il Liceo Artistico di Carrara. Nel 1959 prende contatti col movimento milanese del cosiddetto ‘Realismo esistenziale', a fianco di artisti come Sandro Luporini e Gianfranco Ferroni.
Apocalisse, xilografia linoleum
La presente incisione, data 1957, risale agli anni della massima adesione bertiniana al gestualismo informale di Hartung o di Wols, ma, al di là dell'imprimitura nera di fondo di marca tachiste, essa riflette piuttosto un momento
Ritratto di Maddalena Roncioni, disegno a matita
Palmiro Bardotti è un'artista assai poco conosciuto: fu attivo a Livorno nella prima metà dell'Ottocento dove si impegnò in un'intensa attività di litografia.
Giardino Scotto, incisione a bulino elettrico e puntasecca su plexiglass
L'incisione qui presentata, stampata nel 1980, raffigura un angolo del Giardino Scotto di Pisa. L'interno voltato immortalato da EnBaker, con fedeltà disegnativa, inquadrato da un tronco d'albero sulla sinistra e dall'arco d'ingresso in mattoni, mostra
Allegoria, bassorilievo in cemento bianco
L'imponente bassorilievo con l'Allegoria, realizzato nel 1956, raffigura la scena biblica del peccato originale, con i due statuari nudi di Adamo ed Eva, diligentemente ben modellati nelle loro proporzioni fisiche, che richiamano accademiche pose da
Arpia a cavallo di un rospo, pietra arenaria della Gonfolina
Pandolfo Titi, autore di una guida di Pisa del' 700, riferisce che nel palazzo "de Signori Lanfranchi, stato fatto sul disegno che ne fece in quei tempi Michel'Agnolo Buonarroti famosissimo scultore, ed Architetto, quale essendo
Aspettando l’Alba, bronzo patinato
Scultore impegnato sul versante astratto, ha partecipato a diverse esposizioni in Europa. Nel 1987 presente ad alcune esposizioni pisane, tra cui la mostra in omaggio a Ugo Pierotti